SAI COME SI E' FORMATO L'UNIVERSO?
Secondo la teoria del "big bang", (di teorie ce ne sono tante: dall'universo che si espande e restringe, a quella dell'universo sempre stato ecc...), si pensa che l'universo abbia avuto origine da una grandissima, immensa esplosione da cui si sarebbero formate tutte le galassie! E questo avvenne 14 miliardi di anni fa...!
IL CIELO HA SEMPRE AFFASCINATO gli uomini: pensa che, secondo le prime civiltà che popolarono la terra, il cielo era una specie di cupola che nessuno poteva raggiungere e a questa erano fissate le stelle. Ciò che spinse in seguito gli uomini a studiare il cielo fu il fatto che alcune stelle (in realtà i pianeti), si spostavano. Il nome "pianeti" significa infatti "erranti, vaganti".
Nell'ANTICA GRECIA il cielo era considerato non più come una cupola, ma come una sfera, e la Terra era fissa al centro dell'universo. Quest'idea fu accettata per un bel po' di tempo!
Solo verso il 1540 nacque una nuova concezione dell'universo: al centro fu posto il Sole, non più la Terra e attorno ad esso si muovevano i pianeti secondo la loro orbita.
OGGI l'universo viene studiato con sistemi altamente sofisticati, e vediamo che il nostro sistema solare, è alla periferia della nostra galassia la via Lattea, e che ci sono miliardi di galassie nell'universo.
La nostra galassia la via Lattea
IL NOSTRO PIANETA, che ruota intorno al Sole come gli altri pianeti del sistema solare, ha un nucleo centrale circondato da un "mantello" a cui si sovrappone una crosta esterna; ma ha, rispetto agli altri pianeti rocciosi, una differenza unica: la presenza della vita.
Gli studiosi hanno capito che la vita è possibile sulla Terra perché ci sono le condizioni adatte: non è troppo caldo né troppo freddo, inoltre l'atmosfera che circonda la Terra la protegge dalle radiazioni dannose. L'aspetto più importante è l'esistenza dell'acqua, che è indispensabile alla vita.
L'ACQUA ricopre i tre quarti circa del nostro pianeta e nel suo insieme prende il nome di "idrosfera".
Il MANTELLO è lo strato roccioso che circonda il nucleo del pianeta ed è profondo circa 2900 km.
La parte più esterna è la CROSTA, cioè il suolo su cui viviamo. Può essere profonda dai 5 km (nei fondali marini) ai 30 o 40 dei continenti.
Questi ultimi non sono immobili, ma si allontanano progressivamente, seppure molto lentamente. Questo fenomeno è chiamato "deriva dei continenti".
Gli studiosi hanno capito che la vita è possibile sulla Terra perché ci sono le condizioni adatte: non è troppo caldo né troppo freddo, inoltre l'atmosfera che circonda la Terra la protegge dalle radiazioni dannose. L'aspetto più importante è l'esistenza dell'acqua, che è indispensabile alla vita.
L'ACQUA ricopre i tre quarti circa del nostro pianeta e nel suo insieme prende il nome di "idrosfera".
Il MANTELLO è lo strato roccioso che circonda il nucleo del pianeta ed è profondo circa 2900 km.
La parte più esterna è la CROSTA, cioè il suolo su cui viviamo. Può essere profonda dai 5 km (nei fondali marini) ai 30 o 40 dei continenti.
Questi ultimi non sono immobili, ma si allontanano progressivamente, seppure molto lentamente. Questo fenomeno è chiamato "deriva dei continenti".
LA LUNA
La Luna è un satellite della Terra, cioè ruota attorno al nostro pianeta con un'orbita pressoché circolare. La massa della Terra è solo 81 volte maggiore di quella della Luna, per cui quest'ultima, paragonata ai satelliti di altri pianeti, è grande in rapporto alla Terra.
Questo satellite ha sempre affascinato gli uomini e gli astronomi in particolare. La Luna brilla non di luce propria, ma per luce riflessa dal Sole; possiamo vederla in varie fasi a seconda delle differenti porzioni che ci presenta della sua parte illuminata (come tutti i pianeti e i satelliti del sistema solare).
Osservando la Luna si possono vedere anche ad occhio nudo ampie chiazze scure, che oggi sappiamo, grazie agli studi compiuti dagli astronomi, non si tratta affatto di mari, come si pensava, ma di vaste pianure formate da lava. Su queste pianure vi sono dei crateri.
Si pensa che la Terra e la Luna si siano formate quasi nello stesso periodo, al tempo in cui si stava formando il sistema solare.
Questo satellite ha sempre affascinato gli uomini e gli astronomi in particolare. La Luna brilla non di luce propria, ma per luce riflessa dal Sole; possiamo vederla in varie fasi a seconda delle differenti porzioni che ci presenta della sua parte illuminata (come tutti i pianeti e i satelliti del sistema solare).
Osservando la Luna si possono vedere anche ad occhio nudo ampie chiazze scure, che oggi sappiamo, grazie agli studi compiuti dagli astronomi, non si tratta affatto di mari, come si pensava, ma di vaste pianure formate da lava. Su queste pianure vi sono dei crateri.
Si pensa che la Terra e la Luna si siano formate quasi nello stesso periodo, al tempo in cui si stava formando il sistema solare.
IL SISTEMA SOLARE
IL SOLE
Il Sole ha un diametro 100 volte più grande di quello della Terra ed è una stella. Ci sono tuttavia delle stelle ancora più grandi, alcune hanno diametri 100 volte maggiori di quello del Sole!
Anche se non ha nulla di eccezionale nella nostra piccola fettina di cielo, a confronto della Terra il Sole è davvero gigantesco. Infatti il suo diametro è esattamente di 1.392.000 km, oltre 109 volte quello della Terra all'equatore e il suo volume è pari a 1.303.600 volte quello del nostro pianeta.
Il Sole non ha dei margini così definiti come li vediamo noi in una giornata di nebbia, perché è un corpo gassoso. E' molto luminoso solo perché è molto vicino a noi, ma se paragoniamo la sua luminosità a quella di Sirio, che è una stella vicina, quest'ultima è 25 volte più splendente!
Secondo le piu'
recenti teorie, il sistema solare si sarebbe formato per l'aggregazione e la
condensazione di una nube di materia interstellare circa 4,5 miliardi di anni fà.
I pianeti : caratteristiche
I pianeti sono molto diversi l'uno dall'altro per composizione, dimensioni, temperatura, distanza e altre caratteristiche.
In base alle caratteristiche chimico fisiche i pianeti possono essere distinti in due gruppi: i pianeti di tipo terrestre (Mercurio, Venere, Terra e Marte), cioè simili alla Terra, e i pianeti di tipo gioviano (Giove, Saturno, Urano, Nettuno), cioè simili a Giove.
Plutone non è ancora classificato.
Esaminando la loro composizione, si è notato che i pianeti di tipo terrestre sono essenzialmente costituiti da materiali rocciosi e metallici; i pianeti di tipo gioviano, invece, sono costituiti per lo più da elio, idrogeno e piccole quantità di ghiaccio.
Ancora, l'atmosfera dei pianeti terrestri manca del tutto o comunque è rarefatta, al contrario di quelli gioviani in cui l'atmosfera è molto densa, ed è costituita da idrogeno, elio, ammoniaca e metano.
In base alle caratteristiche chimico fisiche i pianeti possono essere distinti in due gruppi: i pianeti di tipo terrestre (Mercurio, Venere, Terra e Marte), cioè simili alla Terra, e i pianeti di tipo gioviano (Giove, Saturno, Urano, Nettuno), cioè simili a Giove.
Plutone non è ancora classificato.
Esaminando la loro composizione, si è notato che i pianeti di tipo terrestre sono essenzialmente costituiti da materiali rocciosi e metallici; i pianeti di tipo gioviano, invece, sono costituiti per lo più da elio, idrogeno e piccole quantità di ghiaccio.
Ancora, l'atmosfera dei pianeti terrestri manca del tutto o comunque è rarefatta, al contrario di quelli gioviani in cui l'atmosfera è molto densa, ed è costituita da idrogeno, elio, ammoniaca e metano.
IL PIANETA CHE NON C'E'
Il pianeta mancante. Nello spazio fra Marte e Giove esiste una vasta regione occupata da corpi solidi vaganti in orbita intorno al Sole, questo affollamento in orbita è costituito da pianetini chiamati anche Asteroidi. Ma torniamo al titolo “Il pianeta mancante” perché questa affermazione? Alla fine del 1700 gli astronomi Titius e Bode, mediante dei calcoli di un rapporto numerico sulle distanze dei pianeti dal Sole, formularono una teoria secondo la quale fra Marte e Giove doveva esistere un altro pianeta? Fu l’astronomo Piazzi a dare la prima risposta al quesito, scoprendo un piccolo pianetino a cui dette nome Cerere esso ha un diametro di 900 Km. Dopo Cerere vennero trovati altri pianetini orbitanti fra Marte e Giove, nel 1802 venne creato il nome “Asteroide” per identificarli. Ora se ne conoscono a migliaia, ma solo 33 superano i 20 Km, questa zona intermedia viene chiamata “Fascia degli Asteroidi”.
LE COSTELLAZIONI
Fin dall’antichità l’uomo immaginò
di vedere nel cielo notturno le figure dei mitici eroi o dei leggendari animali
di cui si tramandavano le imprese. In realtà la disposizione delle stelle più
brillanti, tale da dare l’impressione di un preciso disegno, è un fatto
puramente prospettico in quanto le stelle si trovano a distanze molto diverse, e
spesso alcune di loro appaiono particolarmente luminose per il solo fatto che si
trovano più vicine a noi.
Tuttavia, l’uso di raggruppare le stelle
in "costellazioni" si è rivelato molto utile ed è continuato nel
tempo, e il fatto di saperle riconoscere a colpo d’occhio (almeno le più
importanti) è la prima cosa da imparare per chi si interessa di astronomia per
avere dei precisi punti di riferimento nel cielo.
Nella moderna astronomia, il cielo viene
suddiviso in 88 costellazioni, la maggior parte delle quali ha mantenuto il nome
che era stato attribuito dagli antichi, generalmente ispirato alla mitologia
greca e araba.
La rotazione del cielo
Nessun commento:
Posta un commento